Secondo l'accordo definito con la missione São Antonio di Jardim garante del progetto è un missionario del PIME. Con lui lavorano otto educatrici, ognuna dei quali segue dai 20 ai 25 affidati.
Queste collaboratrici conoscono le famiglie e visitano i bambini nelle loro case, controllano che frequentino la scuola, se hanno bisogno di cure mediche, raccolgono le eventuali richieste d'aiuto verificandole, curano le frequenti riunioni con i genitori dei piccoli del progetto.
Finalità del progetto:
. assistenza alimentare per il maggior numero di bambini;
. assistenza e prevenzione medica;
. scolarizzazione di tutti gli affidati;
. edificazione e ristrutturazione di abitazioni;
. microinterventi finalizzati a migliorare la realtà locale nella quale vivono gli affidati e le loro famiglie;
. avviamento al lavoro del maggior numero di giovani attraverso lo svolgimento di corsi professionali e l'acquisizione di competenze specifiche.
Il lavoro fatto: affidati molti bambini, distribuiti decine di migliaia di "ceste basiche" di prodotti alimentari, cure mediche per tanti piccoli ed anche interventi chirurgici, distribuiti farmaci, costruite e ristrutturate abitazioni, acquistato materiale scolastico e vestiario, avviati corsi di informatica, cucito, ricamo, disegno, chitarra, canto, ecc.
La situazione sociale a Jardim è terribile. La povertà disgrega la famiglia, tradizionale e no: i genitori spingono spesso i figli a lavori precari per integrare un'economia familiare ai limiti della sopravvivenza. Questa situazione favorisce rapporti di coppia provvisori, promiscuità e miseria morale. Sovente il marito - amante - padre si allontana dalla famiglia per cercare lavoro e non fa più ritorno. In questi luoghi le condizioni di vita sono dure: scarsissima propensione produttiva del territorio, pessime condizioni igieniche, elevatissima "mortalità scolastica", diffusissimi handicap fisici e mentali. Le cause? Mancanza di lavoro, promiscuità, denutrizione o cattiva alimentazione, soprattutto dei bambini, abitazioni fatiscenti, piccole e insalubri, dove si vive in 10 - 15 persone, senza servizi igienici, con scarsa areazione.
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