C'era una volta un'idea. Quale? Direte voi! Quella di fondare un'associazione "A, B, C" in Brasile. L'idea, che risaliva al 2004, dopo un anno di studio e di lavoro, il 2005, venne concretizzata nel gennaio 2006.
Il punto di partenza? La convinzione che per migliorare i contenuti dei progetti, integrando il pur importante sostegno alla persona, con un intervento socio-educativo mirato a favorire bambini, giovani e comunità locali, fosse necessario garantire continuità agli interventi, che dovevano essere slegati dalla presenza di una determinata persona, creando un'organizzazione locale in grado di continuare a seguire le iniziative anche in presenza di situazioni di emergenza e di rendersi autonoma sul territorio.
Questa l'idea di fondo che ci ha portato a fondare "A, B, C, solidariedade e paz - Brasil" nel gennaio 2006. Ma poi cos'è successo? E' successo che il nostro principale riferimento, suor Marcella Catozza, che conoscevamo da Parintins e che era approdata a Magé, per scelte personali, ha deciso di andare ad Haiti (confermando, paradossalmente, uno dei motivi ispiratori dell'idea di fondo) e noi ci siamo ritrovati soli e con dom Filippo Santoro, vescovo di Petropolis, chiamato dagli amici brasiliani, cioè suor Marcella e gli altri del Lar São Tiãgo, a fare il presidente di "A, B, C, solidariedade e paz - Brasil". Dopo la partenza di suor Marcella, Dom Filippo, interpellato da noi sulla possibilità di continuare la collaborazione con ABC Italia, ci scrisse: "desidero continuare le attivitá di ABC Brasil con altre iniziative e altri progetti, che nella diocesi di Petrópolis non mancano, avendo come parceria gli enti locali". Così, noi, che avevamo ideato e pianificato il lavoro fondativo, nonché pagato tutte le spese amministrative necessarie per far nascere l'ONG locale, "A, B, C, solidariedade e paz - Brasil", sostenendo oltretutto finanziariamente il lavoro del Lar e di suor Marcella, nonché l'autonominatosi amministratore di ABC Brasil, alias amministratore della Diocesi di Petropolis, ci siamo ritrovati con un pugno di mosche nelle nostre mani. Un poco irritati scrivemmo all'amico dom Filippo per chiedergli lumi e spiegammo, in tutta sincerità, che questa situazione ci sembrava un poco ambigua e ingiusta. La risposta di dom Filippo fu egualmente franca. Ci disse che aveva accettato "di essere presidente di questa entitá" (ABC Brasil, ndr.) per dare un "appoggio solido a Sr. Marcella" e aggiunse che "nella mia diocesi ho varie altre entitá simili" e, quindi, "Non avevo nessun interesse a mettermi in un´altra entitá con gli stessi fini di varie opere diocesane". Così Filippo per rispondere ad una nostra "insinuazione" ci dava una speranza. Pensammo: allora, se glielo chiediamo, ci restituisce quello che è nostro? Nostro perché l'abbiamo pensata, organizzata e pagata, cioè ABC Brasil? Scrivemmo pregando dom Filippo, dopo aver spiegato l'importanza che avrebbe avuto per noi e i nostri progetti, di "lasciarci", visto che non se ne faceva niente, "ABC Brasil". Evidentemente non avevamo capito bene! La riposta fu: "alla vostra richiesta dico purtroppo 'no' perché come diocesi abbiamo preparato dei programmi che vorremmo svolgere con la ABC Brasil, di cui sono il presidente e responsabile ultimo. Non era nei miei piani, ma visto che noi in diocesi l´abbiamo fatta, vorremmo utilizzarla, avendone la conduzione e la responsabilitá. Quando c´era sr. Marcella, lei la usava in nome della mitra, che a sua volta seguiva la regolare contabilitá e amministrazione presso il governo brasiliano. Che altri usino, in nome della mitra, cose che non sono di nostra responsabilitá, non mi sembra il caso". La mitra, per inciso, non c'entra niente se non per la coincidenza "fortuita" che il presidente di ABC Brasil sia anche vescovo di Petropolis, cioè dom Filippo. Forse, diciamo noi, non si tratta della Mitra, piuttosto del fatto che una ONG, che ha un suo statuto riconosciuto (pagato da noi), un suo conto in banca aperto (pagato a suo tempo da noi), l'iscrizione come ONG brasiliana, pagata da noi (almeno il primo anno), ha un'elasticità che consente di fare cose negate dalla rigidità burocratica e istituzionale della Mitra.
Siamo proprio sfortunati: non bastava dom Filippo, anche il Lar Sao Tiago, sollecitato da noi ad una collaborazione diretta, ci rispose dichiarandosi disponibile a continuare la collaborazione con ABC Italia subito dopo aver parlato con dom Filippo ("Embora nós já decidimos continuar a parceria com a ABC Italia precisamos da autorização dele - il parroco, ndr. - e ele precisa falar com D. Filippo"). Dopo un paio di mesi, sollecitati a dare una risposta, i responsabili si scusarono e ci scrissero: "Abbiamo verificato che non sarà possibile stabilire una collaborazione in questo 2007 per una serie di ragioni" ("Verificamos que não será possível estabelecer parceria neste ano de 2007, por uma série de razoes."). Chissà perché! Chiudiamo anche con il Lar!
A questo punto due cose: la prima, chiediamo scusa a tutti i soci per non essere stati capaci di giudicare le persone e per aver speso (le spese amministrative) un poco dei soldi dell'associazione nel tentativo di fare qualcosa che, invece, non è andato a buon fine; la seconda è una constatazione: siamo proprio fessi noi., o gli altri sono troppo furbi?
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