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Le risaie


In Guinea Bissau il riso è vita, la base dell'alimentazione. Per questo è molto importante.


Vale la pena raccontare una cosa premettendo che, a volte, pensando di fare del bene si finisce, invece, col fare del male. E' quanto avvenuto in Guinea Bissau a partire dal 1981, quando cominciarono ad arrivare aiuti sotto forma di derrate alimentari e di finanziamenti a fondo perduto o da rimborsare. Questo afflusso di prodotti e di denaro determinò uno squilibro economico-produttivo del Paese africano e un debito verso l'estero di notevoli proporzioni. Anche il riso arrivò in abbondanza e gratuito. Tutto ciò determinò un atteggiamento negativo dei produttori, piccoli e meno piccoli. Il prezzo di mercato del riso, bassissimo, e il lavoro difficile, faticoso e poco remunerativo, causarono l'abbandono quasi totale delle risaie. I canali di scolo si colmarono e gli ulrich (le barriere per fermare l'acqua - vedi foto) si ruppero per la mancanza di manutenzione. La produzione del riso in Guinea Bissau crollò e il Paese cominciò a dipendere, per la sopravvivenza alimentare, dagli aiuti internazionali.


Oggi c'è un'inversione di tendenza: finalmente si è capito che non si può dipendere dagli altri e che è necessario ricominciare a produrre riso se si vuole mangiare tutti i giorni.


Oggi ABC collabora con la gente dei villaggi per recuperare le risaie. E' un lavoro importantissimo, essenziale per la sopravvivenza di molta gente. Il lavoro è cominciato nella risaia di 'Ncom.


Uno dei manufatti (che si può vedere nelle foto e che in criolo si chiama "bumba") realizzato da ABC è importantissimo. E' la "serratura" della risaia. E' attraverso la "bumba" che l'acqua salmastra del fiume entra nelle risaie. L'acqua passa sotto la diga formata da un terrapieno e allaga il terreno ottenendo un doppio risultato: il sale distrugge le erbacce, mentre il limo, contenuto in sospensione nell'acqua, lo fertilizza. In gennaio e febbraio l'acqua entra con l'alta marea ed esce con la bassa dalle camere delle risaie grazie anche a sportelli "automatici" di chiusura ed apertura delle estremità del tubo di drenaggio (inserite nelle guide che si vedono nella foto).


Con le prime piogge, nel mese di giugno, le camere si riempiono d'acqua piovana e, ripetutamente, quando questa avrà sommerso il terreno sciogliendo il sale depositato dall'acqua salamastra del fiume, verrà fatta defluire, attraverso il "bumba" in coincidenza con la bassa marea. L'acqua porta via così il sale in eccesso consentendo un'operazione di dilavaggio del terreno che, a quel punto, è pronto per la semina.


Speriamo di essere stati abbastanza chiari! Comunque, a 'Ncom, grazie soltanto alla "bumba", che potete vedere nella foto, sono stati recuperati alla produzione risicola centinaia di ettari di terreno.


 

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Nella risaia di 'Ncom


L'ulrich e la "bumba" della risaia


La "cerniera" della risaia


La "cerniera" della risaia

 
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