Si può collaborare ai progetti per mezzo del sostegno a distanza (o adozione, o affido, o aiuto, come lo si voglia chiamare) che può essere avviato da persone singole, gruppi, famiglie, uffici, scuole, enti locali, che decidano di aiutare un bambino o un giovane in Brasile, Guinea Bissau, Haiti o nelle Repubbliche di Serbia e Srpska (parte serba della Bosnia).
I soci che avviano un sostegno si dichiarano disponibili a versare una cifra mensile di 26 €. Le quote possono essere versate secondo la cadenza che si preferisce – mese per mese, ogni due, ogni tre e così via - sul conto corrente postale (utilizzando i bollettini già stampigliati che l'associazione invia) o su quello bancario.
La quota d’affido è così ripartita: 1,3 Euro, pari al 5% della quota mensile, restano ad “ABC” per tutte le spese amministrative necessarie a farla sopravvivere. Il resto è destinato ai progetti nelle diverse località dove sono seguiti i bambini e realizzati gli interventi di sviluppo integrato a favore delle comunità locali.
Non si tratta di un contratto e si può recedere quando si vuole.
Al momento dell’avvio del sostegno a distanza si ricevono la foto del bambino/a che si aiuterà, una scheda con i dati che abbiamo su di lui, e la sua famiglia, e la documentazione sul progetto. Tra Associazione e affidatari ci sono poi tre contatti l'anno (giugno-luglio, dicembre e
febbraio): si ricevono foto, lettere, disegni, testimonianze, relazioni e documenti contabili. Tutte le altre informazioni sono pubblicate sul semestrale "A, B, C, solidarietà e pace", spedito ai soci ogni sei mesi, o si possono consultare nella home page di ABC leggendo le News.
E’ possibile poi stabilire un contatto epistolare con gli affidati e “A, B,C” è a disposizione per le traduzioni eventualmente necessarie. Nel caso si avvii una corrispondenza sarà opportuno scrivere lettere brevi, usare un linguaggio semplice e trattare temi comprensibili a persone che vivono in realtà diverse.
I progetti, sostenuti dall’affido a distanza, sono realizzati per andare incontro alle attese di più persone, favorendone la crescita personale e collettiva. Il socio che aderisce al progetto, quindi, partecipa non soltanto all’aiuto di un bambino, ma allo sviluppo di tutta la comunità locale.
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